Arriva il giorno della resa dei conti su Siri nel governo. Conte proporrà la revoca nel Cdm, a meno che il sottosegretario leghista non si dimetta prima. “La Lega non arrivi alla conta, è l’ultimo appello”, dice Di Maio. Salvini fa sapere che, se ci sarà voto, si opporrà alla revoca, ma che poi si andrà avanti. Anche se la “spaccatura con i 5S è evidente, non solo su Siri”. Il governo non cade per il caso Siri, ‘semmai per l’eventuale blocco dei cantieri di Genova, Milano, Palermo o se il M5s non ci fa ultimare le opere”, spiega il viceministro Rixi. Intanto, i pm di Roma hanno interrogato per tre ore l’imprenditore Paolo Arata, indagato per corruzione per aver ‘promesso o dato’ a Siri 30mila euro per emendamenti sugli incentivi per il mini-eolico. Il verbale è stato secretato.