Il pensiero commosso per Davide Astori ha accompagnato in campo Udinese e Fiorentina alla Dacia Arena a undici mesi dalla tragica fine del capitano viola, morto in un hotel di Udine la notte prima del match della stagione scorsa. Un lungo applauso di tutto lo stadio ha accompagnato il “ricordo del capitano d’Italia” prima del fischio l’inizio e ancora quando, al 13′, numero di maglia del giocatore, dalla tribuna ospiti si e’ alzato un coro a scandire il suo nome.
La sfida sportiva si e’ chiusa sull’1-1, frutto di una ripresa piu’ viva rispetto ad un primo tempo un po’ surreale e che ha portato alle reti di Stryger Larsen e di Edimilson. Per l’Udinese e’ il primo punto del 2019 che smuove la classifica. Per i viola, partiti a rilento, e’ un altro punto raccolto in trasferta,.
La partita comincia con ritmi lenti, col tifo organizzato dell’Udinese in silenziosa protesta dopo la sconfitta in casa Samp. Le due squadre si studiano a lungo senza pungere e senza riuscire a imprimere una grande accelerazione al gioco. La prima occasione capita a De Paul, che la spreca malamente, mentre al 26′ e’ Pezzella a farsi pericoloso di testa ma Musso si oppone d’istinto salvando lo 0-0. L’attacco viola non ha nulla di quello che aveva strapazzato la Roma. Solo Chiesa prova a far male ma trova sulla sua strada Ekong a murargli l’unico tiro potenzialmente pericoloso.
Pioli in avvio di ripresa toglie un impalpabile Mirallas per inserire Simeone e accelerare la manovra. Ma e’ l’Udinese a passare in vantaggio al 10′. Pussetto scappa palla al piede e calcia in area, il pallone viene deviato da Laurini e diventa un assist per Larsen che in spaccata mette in rete. L’allenatore viola si gioca subito un’altra carta, inserendo Pjaca al posto di Gerson. E poco dopo, al 20′, la sua squadra pesca il jolly, pareggiando i conti con un gran destro da fuori area di Fernandes.
La Fiorentina cambia volto e al 32′ va vicinissima al raddoppio con una doppia occasione per Chiesa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Cinque minuti piu’ tardi e’ sempre il giovane azzurro ad andare ancora vicino al gol con un colpo di testa su un assist millimetrico di Muriel, di poco alto. La gara si chiude con la parata in pieno recupero di Musso che salva il risultato su un colpo di testa di Ceccherini.