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De Luca dopo la sentenza: “La Campania e Napoli non tornino nella palude”

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“In Veneto il terzo mandato è realtà, ma in Campania si impugna”

De Luca, nella diretta del venerdì,  evidenzia le incongruenze nel trattamento riservato alle diverse Regioni: «In Veneto il presidente sta completando il terzo mandato. In Piemonte, nell’estate 2023, la Regione ha approvato una legge identica a quella campana e il governo non l’ha impugnata. Eppure, in Campania si è scelta un’altra strada. È stato calpestato il principio di uguaglianza della legge: vergognoso il silenzio delle opposizioni».

E ancora: «In questo Paese manca la dignità delle forze politiche, c’è un declino dello Stato di diritto. In un Paese democratico si chiamano i cittadini a pronunciarsi. Tutti quelli che parlano di limiti vogliono impedire il voto popolare. Vogliono decidere a Roma, nel mercato delle candidature. E infischiarsene dei territori».

Uno sguardo al futuro: “Serve chi ha dimostrato di saper governare”

De Luca lascia intravedere il prossimo passo: «Ragioniamo sul futuro partendo dai programmi in corso, dal lavoro attuale e dalle cose che vanno completate. Poi verrà il momento della scelta su chi deve governare. Deve farlo chi ha dimostrato capacità, non il prodotto della politica politicante».

Chiude con toni più distesi ma non meno diretti: «La pronuncia mi fa ritornare alla vita. Ma la Campania e Napoli spero non tornino nella palude. Dobbiamo lavorare per evitarlo. Con serenità, sportività, e anche senso di liberazione. Andiamo avanti. Non perdo tempo con la politica politicante. Quando sarà, darò la mia opinione. Nessuno si distragga: contano i problemi concreti, non le chiacchiere».

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