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Carcinoma uterino trattato con la robotica. Il primario Carravetta: “Approccio innovativo e mini invasivo”

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Carcinoma uterino trattato con l’ausilio della robotica.

La nuova frontiera della chirurgia all’Umberto I di Nocera Inferiore, e l’unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia, col primario Carlo Carravetta, dimostra di essere una eccellenza nel campo sanitario della Regione Campania, nonché una divisione che guarda lontano attraverso interventi  rivoluzionari sempre più precisi e meno invasivi, con la riduzione anche dei tempi di convalescenza e recupero per i pazienti.

Al centro c’è il sistema Da Vinci: il robot chirurgico di tecnologia avanzata. L’intervento è stato eseguito nella mattinata di ieri, su una paziente di 54 anni, sottoposta a isterectomia radicale con asportazione dei linfonodi sentinella, affetta da carcinoma endometriale. L’ équipe chirurgica è stata guidata dal primario Carravetta coadiuvato dai medici Domenico Vitagliano e Paolo Serafino, con la collaborazione del team anestesiologico guidato dal direttore dell’unità operativa, il dottor Domenico Carbone.

Il primario Carlo Carravetta

“Abbiamo eseguito già i primi quattro interventi chirurgici di cui uno per il trattamento di un carcinoma uterino – ha spiegato Carravetta- L’utilizzo dell’interfaccia robotica ha consentito di condurre con successo l’intervento chirurgico con una minima perdita ematica e con grande precisione su una paziente in sovrappeso.Questo tipo di approccio permette, inoltre, di ridurre in maniera significativa il dolore post operatorio, i tempi di convalescenza ed i tempi di ripresa dell’attività lavorativa amplificando ancor di più i vantaggi della classica chirurgia mini invasiva laparoscopica. La tecnologia robotica può essere vantaggiosamente impiegata sia per il trattamento delle patologie benigne e ginecologiche che di quelle neoplastiche.

Nonostante gli scetticismi iniziali di qualche anno fa, ormai i vantaggi del supporto robotico appaiono evidenti e sarà fisiologico l’esecuzione di sempre più interventi chirurgici con l’utilizzo di questa tecnologia. Un sempre più ampio impiego della tecnologia robotica, inoltre, porterà ad una riduzione dei costi e renderà più sostenibile l’impiego. Il problema degli elevati costi inizialmente individuato come principale svantaggio, infatti, si può ridurre attraverso un corretto ricorso a questa metodica, rendendola disponibile a più operatori delle diverse discipline”.

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