Con l’ arrivo di focolai epidemici da coronavirus nel Nord e le prime vittime italiane, tutte le Regioni hanno provveduto a stringere le maglie del cordone di sicurezza sanitario già da tempo organizzato secondo le direttive diramate dal ministero della Salute. Anche in Campania, dove finora non si registrano casi di infezione, il livello di attenzione è stato riportato a un gradino più su rispetto al progressivo scemare dell’allerta degli ultimi giorni e lunedì saranno ridefinite le linee guida operative. «Stiamo monitorando in queste ore con grande attenzione tutte le strutture della sanità campana – dice in una nota il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca – rivolgiamo un appello ai cittadini a non affollare i Pronto soccorso e a evitare allarmismi. L’ unità di crisi epidemiologica, istituita il primo febbraio scorso, è pronta ad affrontare ogni eventuale situazione di emergenza e siamo in grado, in caso di necessità, di predisporre tempestivamente locali e attrezzature idonei. Non si segnalano al momento casi conclamati di coronavirus nella nostra regione – continua il governatore – ma occorre tenere alto il livello di attenzione e usare prudenza, in particolare in situazioni di affollamento».
IL NUMERO VERDE Ci si può rivolgere al numero verde regionale 800909699 (o il 1500 nazionale). Numero verde che in Campania è gestito da medici e infermieri volontari che operano sotto l’ egida della centrale operativa del 118. La linea telefonica già da oggi sarà potenziata con altri operatori. Dal 17 febbraio sono state registrate in Campania 211 chiamate, con due picchi. Il primo il 17 febbraio, giorno di attivazione quando sono arrivate 62 chiamate di cui 40 per richieste di informazioni e 22 riagganciate subito. Il secondo venerdì quando sono arrivati a 90 i contatti in concomitanza con le prime notizie dei contagi italiani e infine il picco di ieri con 564 richieste di cui 330 valide in maggioranza da Napoli e da utenza mobile.