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Il commissario ritorna, ma poi?

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Televisione. Il 9 marzo, su Raiuno, i nuovi episodi della serie più amata dagli italiani

«Per questa stagione, con la Rai, si è deciso di girare tre episodi e mandarne in onda due, conservandone uno per l’ anno prossimo. Poi c’ è il romanzo finale di Camilleri, in cassaforte alla Sellerio, e c’ è anche il libro “Il cuoco dell’Alcyon”». Luca Zingaretti disegna così il prossimo futuro televisivo del Commissario Montalbano, orfano del suo creatore letterario Andrea Camilleri e del suo regista storico Alberto Sironi.

Un futuro che si muove fra le certezze della messa in onda di “Salvo amato”, “Livia mia”, “La rete di protezione”, rispettivamente il 9 e il 16 marzo, e il già girato ma ancora in lavorazione di un terzo episodio, tratto da “Il metodo Catalanotti”, per andare oltre bisogna prendere delle decisioni sui due episodi possibili a partire appunto dall’ ultimo inedito di Camilleri e da “Il cuoco dell’Alcyon”. In mezzo, almeno per quanto riguarda Zingaretti, c’ è la volontà di «riflettere, vedere se è il caso di finirla qui oppure di andare avanti». E la volontà di «elaborare questo lutto e poi decidere».

Sembra invece gettare il cuore oltre l’ostacolo quello che è sempre stato l’ anima del progetto televisivo di Montalbano, Carlo Degli Esposti, il patron della Palomar, la società che produce la serie con la partecipazione di Rai Fiction: «Io sono certo che Montalbano sarà eterno», dice. Del resto del romanzo con cui Camilleri fa uscire di scena Montalbano si sa solo che il titolo è “Riccardino”. Pensione, fuga, morte…? Quale sia il destino di Montalbano nel romanzo bisogna ancora scoprirlo, capire se lascia spazio a un proseguimento attraverso la scrittura di un altro autore, come è avvenuto per tanti personaggi seriali. Non va dimenticato poi il tempo della finzione non è necessariamente lineare: il Montalbano televisivo ha già avuto il suo prequel con dodici episodi de “Il giovane Montalbano”, ovviamente su Raiuno. Sul futuro i direttori di Rai Fiction e Raiuno, Eleonora Andreatta e Stefano Coletta, non si pronunciano ma le parole che usano per descrivere il “prodotto” Montalbano, lasciano pochi dubbi sul peso del commissario nei palinsesti, nell’ immagine e persino nell’ identità di viale Mazzini: «È una produzione testimonial della Rai stessa», dice la Andreatta, aggiungendo che Montalbano «è un termine di paragone per tutta la fiction Rai».

Coletta scandisce che «quando torna Montalbano è una festa, anche aziendale», aggiunge che è un «archetipo identitario della rete, il prodotto più straordinario che la Rai ha messo in campo». Difficile immaginare, insomma, un semplice addio al personaggio. Anche perché poi ci sono gli ascolti. Stellari. Anche quando si tratta di repliche.

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