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Manovra, torna ipotesi di abbassare il tetto al contante.

Manovra, torna ipotesi di abbassare il tetto al contante e l’ipotesi della sugar tax.

Il Consiglio dei ministri di stasera potrebbe dare il via libera solo al Documento programmatico di bilancio, così che Decreto fiscale e Legge di bilancio slitterebbero a un Cdm successivo: lo hanno reso noto ieri sera fonti di Governo, non confermate da Palazzo Chigi. Per la Manovra economica tornano intanto l’idea di abbassare il tetto al contante e l’ipotesi della sugar tax.
Per quota 100 si pensa a una sorta di clausola di salvaguardia, alternativa a un intervento sulle finestre.

Slittano i versamenti Irpef

Intanto però un aiuto sostanziale alla quadratura dei conti arriva da un’operazione contabile decisa dal ministero dell’Economia. I 7 miliardi di lotta all’evasione erano una cifra irraggiungibile. Così 3 miliardi arriveranno dallo slittamento di qualche mese del pagamento dell’Irpef delle Partite Iva. Quei soldi “peseranno” sul 2020 (quando servono), invece che sul 2019 (ormai quasi chiuso. Dunque, a partire dal buon andamento delle entrate verificato alla scadenza del 30 settembre (quando erano chiamate a versare le partite Iva sottoposte agli indici Isa, lavoratori autonomi mini-imprese e professionisti) il Mef proietta per l’intero anno 1,46 miliardi in più rispetto alle stime. Ma nel decreto fiscale la rata in pagamento al 16 novembre verrà fatta slittare al 16 marzo: in questo modo ben 3 miliardi di gettito vengono spostati sul bilancio del prossimo anno. L’esecutivo conta evidentemente sul fatto che il 2019 chiuda comunque ad un livello di deficit soddisfacente e concentra risorse finanziarie sulla delicata manovra in gestazione. Mentre i contribuenti interessati potranno usufruire di un differimento dei termini di ben quattro mesi, senza penalizzazioni.

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