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Addio Professore, Napoli piange Luciano De Crescenzo

Sarà allestita oggi nella Sala della Protomoteca in Campidoglio e resterà aperta dalle 10 alle 20 la camera ardente per Luciano De Crescenzo, scrittore, regista e conduttore tv morto ieri a 90 anni. Da alcuni giorni era ricoverato in ospedale.

Lutto cittadino e bandiere a mezz’asta nel giorno dei funerali di Luciano De Crescenzo, cordoglio e tristezza, dolci ricordi e parole d’affetto che si inseguono sui social dove amici e colleghi lo ricordano anche solo con un pensiero.  “Era un maestro per tutte le cose belle che ci ha fatto conoscere” ha ricordato commosso Renzo Arbore. Ex ingegnere, De Crescenzo era diventato uno scrittore di bestseller tradotti in molte lingue.

Poi, Aurelio De Laurentiis: «L’ho conosciuto quando era un ingegnere della Ibm. – ricorda il presidente del Napoli – Aveva appena pubblicato Così parlò Bellavista. Mi intrigava molto il suo modo di scrivere, e quando lo chiamai a collaborare alla sceneggiatura di un film ambientato a Napoli con Nino Manfredi, La mazzetta, si presentò nei nostri uffici e cominciò a elaborare le sue invenzioni attraverso la sua conoscenza informatica. Erano gli anni 70, lasciò tutti a bocca aperta».

Si affida ai social anche il governatore Vincenzo De Luca che definisce lo scrittore «una delle figure più belle, semplici e rappresentative della cultura meridionale che meglio di altri ha saputo interpretare il senso della storia che è insito nella gente del sud».

A Napoli lutto cittadino e bandiera e mezz’asta. Lo ha deciso il sindaco Luigi de Magistris che vuole esprimere così il cordoglio di tutti i napoletani per la morte «del grande Luciano De Crescenzo» che definisce «uomo di estrema intelligenza, enorme cultura e grande simpatia tutta partenopea».

 

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