È stato presentato a Roma il progetto “Kit Care con amore”, consistente nel dono di piccole confezioni per chi non ha programmato il ricovero e che vede tra i testimonial Beppe Convertini, campione d’ascolti su Raidue alla guida di “Vita in diretta Estate” e l’attrice Cinzia Leone”. Il progetto vanta il contributo della Regione Lazio. Il ricovero ospedaliero rappresenta un momento particolarmente delicato nella vita di ogni persona, per cui, oltre alle cure mediche, il luogo di cura deve assicurare tutta l’attenzione e sensibilità necessarie alle complessità del suo insieme psicofisico. Natura del progetto – Il progetto è concepito e strutturato per affrontare un problema di particolare rilevanza che si presenta in ogni struttura ospedaliera, specialmente in quelle di notevoli dimensioni e che investe soprattutto il “Pronto soccorso”, ma è presente anche nei diversi reparti. Non si tratta di una disfunzione imputabile alla struttura sanitaria, ma situazioni che sono collegate alle condizioni non cliniche nelle quali il paziente arriva al pronto soccorso. I casi di cui parliamo sono le richieste che in tutti questi anni arrivano alle porte del Salvamamme direttamente da molti ospedali e che sollecitano una soluzione legata alla carenza di quanto necessario al ricovero e che Salvamamme riesce sempre ad esaudire. Es. dal “Pronto soccorso” arriva la vittima di un grave incidente e non ha niente con sé, neanche il minimo indispensabile… arriva, e forse da molto lontano, un’intera famiglia in condizioni economiche estreme per curare un bambino per un lungo periodo ed è sprovvista di tutto e un discorso a parte concerne il “Pronto soccorso pediatrico”, la “Neonatologia” o l’ “Oncologia pediatrica”, dal bisogno di una tuta per una mamma che non vuole allontanarsi, a quello di un corredino o dell’ovetto all’atto della dimissione. Ed è grande il numero degli anziani privi dell’indispensabile, magari perché pensionati al minimo o perché incapaci di organizzarsi. L’idea progettuale si struttura nella consegna al Pronto Soccorso o ad altri reparti specifici, di piccoli kit funzionali, contenuti in shopper, già pronti divisi per tipologie e funzioni. I destinatari possono essere persone di ambo i sessi e di ogni età. KIT CARE 24: pensata specialmente per le persone anziane, che si ricoverano e non hanno la fornitura di prodotti necessaria, soprattutto se sono in estrema difficoltà socioeconomica. Conterrà generi essenziali per il primo periodo del ricovero (trousse, pettine, specchietto, cuffia, saponetta, bagno schiuma – rasoietto e anche gel per gli uomini) oltre a generi utili nell’immediato, che verranno sostituiti per chi è privo di parenti o indigente, se il ricovero dovesse prolungarsi, con prodotti non a perdere. Nel “kit care 24” sono contemplati ulteriori due tipologie KIT CARE CICOGNA e KIT CARE BIMBI che sono forniture predisposte per bambini appena nati e per i bambini che saranno ricoverati per diverse patologie. KIT CARE VALIGIA DI SALVATAGGIO – Per le donne vittime di violenza: saranno predisposti Kit mirati per le donne vittime di violenza, che andranno ad integrazione di un lavoro che viene già strutturato all’interno del pronto soccorso. All’interno del Kit – che conterrà pantofole, camicia da notte, igiene personale – ci sarà per quante ne hanno bisogno un buono per ricevere gratuitamente una “Valigia di Salvataggio” con un piccolo completo guardaroba e tutte le informazioni utili. In questo caso si provvederà con estrema urgenza. KIT CARE BACK HOME – Per una dignitosa dimissione: molte persone, in particolare gli anziani, all’atto della dimissione non possono rientrare in possesso del proprio vestiario, che per i motivi più vari risulti inutilizzabile e anche insicuro. Salvamamme, in caso di effettiva necessità, fornirà un “Kit dimissioni”, senza che si debba provvedere al necessario per l’acquisizione di un outfit improvvisato. La sinergia di Salvamamme con le istituzioni: l’Associazione, in venti anni di attività continua e sempre in crescita, ha stretto un patto con tutto il territorio della regione Lazio, e in particolare con la città di Roma, in un’opera di tutela dell’infanzia e fattivamente con tutte le istituzioni e le tantissime associazioni. E in particolare con molte aziende ospedaliere da tanti anni è in atto ormai un rapporto lineare e ispirato alla piena consapevolezza di un fine comune e con il personale socio – sanitario una collaborazione fattiva, solidale e cordiale. Quella di Salvamamme si tratta di una gestione che ha realizzato una forma di accoglienza, attenta alle condizioni di fragilità dei soggetti con i quali si veniva, e si viene, a contatto: per Salvamamme il “come si dà” è coessenziale con il “cosa si dà”. Abbiamo distribuito montagne di beni con una montagna di bene, perché gli oggetti non sono solo oggetti, ma rappresentano il veicolo e il senso di un’accoglienza e sono vissuti come sostegno psicologico. Si è così creata una forma di prossimità durevole e di integrazione nella società. Saranno realizzati circa 1000 kit care 24, 250 kit care valigia di salvataggio e 600 tra kit care back home e beni non a perdere per le diverse necessità dei degenti dei reparti, compresa la nursery. “Il ricovero ospedaliero rappresenta un momento particolarmente delicato nella vita di ogni persona, per cui, oltre alle cure mediche, il luogo di cura deve assicurare tutta l’attenzione e sensibilità necessarie– ha dichiarato Beppe Convertini, che aggiunge: “Sicuramente i kit potrebbero alleviare alcune necessità impreviste e primarie,quindi diventano indispensabili per tutti. Il progetto va nella giusta direzione di vicinanza alle persone in un particolare momento di fragilità con un piccolo ma,meraviglioso gesto d’amore”.