HomeFoodMozzarella di Bufala Dop, nel 2017 fatturato da 577 milioni di euro

Mozzarella di Bufala Dop, nel 2017 fatturato da 577 milioni di euro

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La mozzarella di Bufala DOP corre alla stessa velocità di un’auto To Premier. Il fatturato delle imprese della filiera bufalina è stato pari, nel 2017, a 577 milioni di euro, generando, direttamente e indirettamente, un volume di produzione stimabile attorno a 1 miliardo e 218 milioni di euro.
In base alle analisi Svimez, per ogni euro di prodotto fatturato dal “Consorzio”, se ne creano poco più di 2 nel sistema economico locale. Le unità di lavoro impiegate complessivamente nella filiera sono 11.200: in percentuale rispetto all’occupazione totale delle province di Caserta e Salerno è l’1,5%. L’incidenza della filiera bufalina sul Pil totale delle due province è pari all’1,4%.

 In base ai dati del “Consorzio”, in 25 anni, la produzione di “mozzarella di bufala campana DOP” è più che quadruplicata, passando da 115 mila a 494 mila tonnellate, con una crescita media annua del 6%. La produzione è fortemente concentrata nelle province di Caserta (circa il 63% nel 2018) e Salerno (circa il 30%), con quantità residuali prodotte nel Basso Lazio (5%) e nelle province di Napoli e Foggia (circa l’1% ciascuna). Va tenuto presente, mette in risalto la SVIMEZ, che i benefici economici riflessi nel territorio circostante non si limitano alle sole imprese attive nella produzione della mozzarella di bufala, ma riguardano, con intensità differente, l’intera filiera, per la maggior parte localizzata in prossimità delle imprese aderenti al “Consorzio”.

La SVIMEZ ha analizzato i bilanci di un campione altamente significativo delle imprese appartenenti al “Consorzio” (62 su 94). Emergono una serie di dati sorprendenti: innanzitutto, il livello medio del margine d’impresa, calcolato rapportando il risultato prima delle imposte al volume del fatturato, risulta pari al 6,3%, che sale al 6,8% al lordo della gestione finanziaria. Valori più che soddisfacenti se paragonati con quelli relativi al sistema produttivo meridionale. Il paragone regge anche in confronto con le unità produttive che sono divenute il benchmark per definizione del sistema produttivo nazionale, le “Medie imprese industriali”, le quali, nel 2016, presentavano nel Sud un valore del margine d’impresa pari al 4,9%, che scende al 3,4% nel settore alimentare.
Complessivamente, nel 2017 il risultato prima delle imposte delle 62 imprese iscritte al “Consorzio di tutela” è stato pari a 36,6 milioni di euro, pari a circa 590 mila euro per impresa.
Inoltre, nel 2017, il fatturato complessivo delle 62 imprese considerate è stato pari a 577 milioni di euro, cui corrisponde una media di 9,3 milioni di euro per impresa: fatturato medio nettamente superiore a quello del sistema produttivo nazionale, pari a 654 mila euro, e ancor più rispetto al fatturato medio dell’apparato produttivo meridionale, che supera di poco i 390 mila euro. Per il totale delle imprese del “Consorzio”, il 93,2% del fatturato serve a coprire i costi di produzione.

La SVIMEZ rileva una forte vocazione all’export dei produttori di mozzarella di bufala. In base ai dati del “Consorzio”, nel 2018, le vendite in Italia sono state pari al 66,60% e all’estero al 33,40%. In Italia la crescita dei consumi ha riguardato soprattutto il Nord Ovest, con il +4%, a discapito del Nord Est e del Sud, che registrano cali di consumi della mozzarella di bufala DOP del 2% ciascuna. All’estero, i mercati di sbocco principali sono: Germania, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Spagna, Svizzera, con un recente forte incremento nei Paesi Bassi, ai quali si aggiunge un nuovo interesse da parte di mercati emergenti dell’Est, come Ungheria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina, Romania e, soprattutto, Polonia.
Secondo l’ultima pubblicazione del “Monitor dei Distretti” elaborato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo di maggio 2018, il valore delle esportazioni di mozzarella di bufala campana nel 2017 è stato pari a 262 milioni di euro, con una crescita quasi del 9% rispetto ai 241 milioni dell’anno precedente.

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