“Bastano pochi minuti e ritorno col pensiero. Erano attimi di incapacità a reagire di fronte la brutalità e la supremazia di tre corpi”. Cosi’ La 24enne presunta vittima di violenza in un’ascensore della Circumvesuviana, descrive in una lettera quanto ha subito. “Attimi in cui la mente sembrava come incapace di comprendere, di totale perdizione dell’essere. E dopo che il corpo era diventato scarto e oggetto, ho provato una sorta di distacco. Il mio corpo, sede della mia anima, cosi’ sporco”.