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Il papà di Carolina, 14enne suicida: “Revenge porn? serve tavolo con grandi del web”

An image depicting an upset young girl in front of a personal computer in Brisbane, Wednesday, Oct. 16, 2013. (AAP Image/Dan Peled) NO ARCHIVING

Parla Paolo Picchio, papà di Carolina, la studentessa vittima delle umiliazioni sul web

“Noi vogliamo avere un tavolo dove ci si confronta con tutti i politici che vogliono portare avanti la questione e al quale vorremmo anche i grandi del web: senza il loro supporto e la loro disponibilità non riusciamo a ottenere nulla”. Lo afferma all’Adnkronos Paolo Picchio, papà di Carolina, la ragazza che si tolse la vita a 14 anni dopo essere stata vittima dei cyberbulli che diffusero anche un video a sfondo sessuale.

Un anno fa è nata la Fondazione Carolina per aiutare i ragazzi che, sempre più in tenera età, si fanno del male tra loro usando la rete in maniera distorta e inconsapevole: già sono stati promossi incontri con oltre 50mila ragazzi in tutta Italia. “In Germania si è costretto Facebook ad avere una sede, anche i social devono essere coinvolti e avere una loro responsabilità”, conclude.

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