Dopo 90 minuti di sofferenza ci vuole una perla su punizione di Arek Milik al Napoli per espugnare la Sardegna Arena e battere il Cagliari per 1-0, risultato che permette agli azzurri di volare a quota 38 punti e riportarsi così a -8 dalla Juventus capolista e tenere contemporaneamente a distanza di sicurezza l’Inter, ferma a 32 punti e a -6 dagli azzurri.
OSPINA SALVA – Ancelotti rivoluziona l’undici titolare rispetto alla disfatta di Anfield e lascia in panchina i vari Albiol, Hamsik, Callejon e soprattutto il tandem Insigne-Mertens, lanciando Fabian e Zielinski a fare da raccordo tra il centrocampo e l’unica punta Arek Milik. La partita è molto equilibrata sin dai primi minuti col Napoli in possesso del pallino del gioco ma senza pungere i sardi, che infatti al minuto 11 approfittano di un errore di Ounas in fase d’impostazione e si lanciano in contropiede con Farias, Maksimovic prova a contrastarlo ma la palla arriva comunque sui piedi di Faragò che calcia da posizione defilata trovando però l’ottima risposta di Ospina. E il portiere colombiano è protagonista anche dell’altra azione da gol del primo tempo, un destro di Farias a colpo sicuro salvato miracolosamente proprio da Ospina, azione comunque viziata da evidente fuorigioco del brasiliano e prima frazione che termina così in perfetta parità col risultato di 0-0.
PERLA DI AREK – Nella ripresa il Napoli entra in campo con tutto un altro spirito trascinato soprattutto dalle giocate di Fabian, vicino al gol in ben tre occasioni: la prima al 47′ con una gran giocata dello spagnolo che supera un avversario con un tunnel e crossa al centro, ma trova la deviazione provvidenziale di Romagna; un minuto dopo è lo stesso Fabian che conclude di poco a lato dopo un cross di Malcuit e infine al 50′ è ancora l’ex Betis a servire un assist a Milik, che calcia però a lato da buona posizione. La squadra di Ancelotti ora attacca con convinzione e sfiora ancora il vantaggio prima con Zielinski (tiro deviato), poi con Ghoulam (corner che per poco non sorprende Cragno) e fine con Arek Milik che ci prova prima con una conclusione di sinistro, respinta bene da Cragno, e poi al 66′ con un colpo di testa che dà l’illusione del gol, ma la palla batte prima sulla traversa e poi sulla riga di porta, perdendosi sul fondo. Passano i minuti e allora Ancelotti decide di mandare in campo tutto il tridente titolare dello scorso anno con Mertens, Insigne e Callejon al posto rispettivamente di Diawara, Ounas e Malcuit, mossa che alla fine dà i risultati sperati per agli azzurri che passano al minuto 91′: punizione al limite dell’area guadagnata proprio da Mertens, alla battuta va Arek Milik che disegna una splendida parabola col sinistro che scavalca la barriera e buca Cragno per l’1-0 che dura fino al fischio di Doveri dopo ben 7 minuti di recupero.